3830 recensioni a vostra disposizione!
   

LE POUVOIR DE LA PROVINCE DE KANGWON
(KANGWON-DO UI HIM)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 26 luglio 2003
 
di Hong Sang-soo, con Baek Jong-hak, Younhong Oh, Kim Yoosuk (Corea del Sud, 1998)
 
Dopo quella sorta di thriller urbano, il film d'esordio del 1996 THE DAY A PIG FELL INTO THE WELL, il regista coreano Hong Sang-soo confermava nel 1998 l'impatto prodotto nella critica come nel pubblico. Non a caso, "quella sorta": poiché, prima di ogni altra cosa e come confermeranno le opere a venire, il cinema di Hong si afferma innanzi tutto sull'impero prepotente ed affascinante di un universo che soltanto gli appartiene.

Al centro, ancora, l'intreccio degli amori insoddisfatti, delle relazioni umane abbandonate a metà. All'indomani di una storia con il proprio professore d'università, la giovane Jisook parte in vacanza con due amiche nella zona balneare di Kangwon. Con l'intenzione di lasciarsi eventualmente tentare da nuove esperienze; ma senza sapere che Sangkwon, il suo ex amante, sta seguendo negli stessi luoghi un itinerario praticamente identico. La vertigine dei capolavori di Hitchcock? Piuttosto, LE POUVOIR DE LA PROVINCE DE KANGWON traccia i soprassalti, coscienti o meno, fisici e psicologici, che quella messa in parallelo cinematografico, sempre meno assurda, sempre più immersa nella realtà quotidiana che il cineasta rende con stupefacente immediatezza, produce nell'intimo dei personaggi.

Solitudine, meccanicità nei rapporti (a cominciare da quelli sessuali), impossibilità e rassegnazione nel comunicare. Ma l'originalità dello sguardo di Hong Sang-soo, l'emozione poetica che viene e ad aggiungersi alla constatazione comportamentale, all'indagine penetrante della società attuale, deriva dall'assenza di ogni calcolo intellettuale apparente nelle sue immagini. Il tempo di quella specie di convalescenza amorosa nel quale affondano i due protagonisti è costantemente in bilico tra la banalità - ma forse è meglio definirla normalità - dei mini avvenimenti che conducono a sera; e una sorta di dolce e surreale (più che disperata) deriva dell'universo che finisce per avvolgerli. La resa, immediata come poche altre, del dettaglio quotidiano; e la fuga dalla banalità realistica grazie ad una costruzione sempre più posseduta dello spazio filmico. Verso l'astrazione, forzando i margini di quei sentimenti quasi ordinari, sconfinando nel mistero che circonda la normalità delle apparenze.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda